Dividiamo il post in due parti: una è Heroquest, l'altra Shadowspire.
In Heroquest i nostri prodi sono stati imprigionati da un orco malevolo e grazie a un sotterfugio a forma di osso di ratto, sono riusciti a fuggire.
Ma guai a loro! Scappando verso la direzione sbagliata sono entrati nella stanza da pranzo di Grack e là le cose si sono fatte complicate... il mago praticamente spacciato, l'elfo che correva con le gambe attaccate alla schiena per cercare l'equipaggiamento perduto... e un prode barbaro-nano che tengono la posizione contro quella fottuta porta.
Alla fine la vittoria ha arriso ai nostri eroi, che si sono presi anche la briga di svuotare una cripta piena di guerrieri del caos e di non morti morti.
Invece in Shadespire continuano i test con i non morti. Inserite nel deck carte che possono offrire una opzione offensiva di danni maggiori, i primi a subire la furia dei morti che ritornano sono stati i predoni di Garrek. I predoni sono morti male, mentre i non morti facevano molti punti e gozzovigliavano sugli obiettivi nel loro campo. Qui, a parte il mazzo di khorne non proprio ottimizzato, gioca anche in maniera decisiva il campo: plance con buona disposizione per i non morti, che hanno amato giocare dietro.
Hanno invece amato giocare dietro molto meno contro gli Stormcast; questi infatti fanno subito 6 punti al primo turno con l'obiettivo da 3 "nessun nemico nel tuo campo" e altro... i non morti si aggrappano barely a un 4 punti di obiettivi, ma nel secondo turno gli storm mettono il turbo e tra uccisioni e una pioggia di obiettivi di tutti i tipi arrivano a 16 (!).
I non morti vengono ridotti a brandelli e finirà 25-5!
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