Ieri sera, al Tempus Fugit di via Barbarigo a Padova, che ringraziamo per la disponibilità e gli spazi concessi, abbiamo finalmente provato la scatola base di Infinity.
Abbiamo provato: a) il primo scenario, con sole 6 miniature
b) l'ultimo, con la scatola al gran completo.
Come si presenta la scatola, cosa offre e cosa ci si può fare?
Contenuto: troviamo dentro tutti gli elementi scenici e il mate di base che vediamo nelle foto. Ci sono anche sufficienti segnalini base (ordini, stati unconscious ecc), un misuratore di distanze in cartone, la guida introduttiva con i profili per le miniature, gli scenari ecc. Sagomona per i combat jump e per ogni regola che usa la sagoma rotonda (tipo proiettili esplosivi e granate). Utilissima sagoma per determinare le linee di vista. Infine 6 dadi blue e rossi personalizzati panoceania e nomads.
Le miniature sono praticamente gli starter set nuovi di panoceania e di nomads, con l'aggiunta di due miniature speciali, il father knight per pano e la reverenda moira healer per nomads. Bonus, il "VIP", una simpatica ragazza che serve proprio per l'ultimo scenario come guardia del centro dati.
Giocabilità: si gioca fin da subito e le regole risultano ben spiegate e fluide. Peccato che non ci sia, però, una tabella riassuntiva dei profili delle armi e soprattutto delle nuove gittate (visto che in N3 sono cambiate). Anche chi non ha mai visto un dado da 20 prima d'ora si fa tranquillamente il primo scenario e si diverte pure.
Le missioni sono pensate per partire da 0 e complessificare man mano, anche se le regole in questa scatola sono solo quelle generali: quelle più dure e specifiche le vedremo nel manuale di N3. Ad esempio il "AD Combat Jump" è molto semplificato: se sbagli l'entrata in campo (una sorta di deep strike alla W40k, con un tiro sulla caratteristica di PH del modello) qui ti si dice che entri dal tuo schieramento, mentre le regole finali prevedono uno scatter e altri salamelecchi.
Qualità: le miniature sono di livello molto alto; ovviamente non è previsto il kit bashing, ma a livello di pittura ce n'è a sufficienza per i pittori più esigenti. Il livello di dettagli, per chi, come me, ha due pale al posto delle mani (ovvero non è che sia questo gran pittore), è molto alto e da qualche problema, nel senso che è difficile passare dalla miniatura GW, che sembra sbozzata con l'ascia, a questo livello di finezza; d'altro canto, comunque, come ha detto un mio conoscente. "con questi dettagli le miniature si dipingono da sole". Infatti a livello di pittura base basa smazzarsi a dare i colori di base, che poi con dipping e altre tecniche semplici i dettagli fanno la differenza e il colore (lumeggiature e wash) va da solo dove serve (bhé, più o meno!).
Anche gli elementi scenici sono geniali nella loro semplicità: carta pieghevole, abbastanza resistente, che offre il duplice vantaggio di essere modulare e contemporaneamente "mettibile via". Non occuperemo troppo spazio!
Trasporto: la croce e delizia (poca delizia, a meno che non siamo uno dei frati con il cilicio del Nome della Rosa) di ogni giocatore di wargame. Con questa scatola si gioca tranquillamente tanto, con ben 200 punti di materiale (i tornei di infinity si giocano a 200-300-400 punti) e il trasporto di tutto il campo di gioco e delle miniature non porta via che una cubatura di 33x24x3cm.
Conclusioni: per finire, un pacco da avere assolutamente; ma se non vi piace né panoceania né nomads, non è d'altro canto nemmeno necessario.
Le regole, si spera, le troveremo più avanti in pdf (
here!).
Gli starter pack di ogni fazione sono economici e funzionali, qui si può sempre partire da quelli. Come si vede sulla pagina di Infinity (
qui) per cominciare si può fare una spesa contenuta che non precluderà il futuro divertimento.
Come dice il jingle, "Infinity, la scatola base! Infinity, piena di base!"