mercoledì 21 dicembre 2011

Il risveglio della regina della foresta part I

"Ti racconterò figlio mio di un'antica favola... giù nelle profondità della foresta, oltre i moli costruiti di legno dai nostri padri con gli scafi delle navi spaccate sulla spiaggia, i tamburi non smettono mai di suonare.
E' il luogo dove canta e danza la morte, il luogo negro ed ebbro di orrore che rifugge la civiltà, dove blasfeme antichità sussurrano da sotto le fronte all'uomo: vieni, incontra il tuo destino!
Laggiù vi è solo foresta: non ci sono case, non ci sono uomini. Entità primordiali dormono sotto alberi più grandi degli scogli, più antichi di ogni vivente.
Ho sentito di antiche rovine, abitate da esseri dalla pelle di rettile, dove molti sono corsi attirati dal luccicare dell'oro. Ma nessuno è tornato. Ma altre e più cupe leggende ho sentito: di un regno più lontano delle città di pietra, oltre la catena di montagne che eruttano fuoco (che a volte nella notte anche noi da qui vediamo arrossare le nuvole).
Un regno non di uomini, ma di bestie. Città fatte di ossa umane e tamburi che suonano sordi nella notte.
Nessuno fuoco rischiara il cuore nero della giungla laggiù: occhi di fuoco, zanne brillanti e una maligna, antica, bestiale intelligenza sussurra oscenità dentro la notte senza sentieri.
E si parla di un lago dove vivono esseri immondi, pallidi, grandi come velieri e di una roccia nel lago; e di una Regina, il cui sonno trattiene le bestialità orrende da spezzare i confini della foresta.
Ma un giorno quegli occhi più antichi di teschi cristallini si apriranno e morte infinita porteranno mille facce bestiali."
Da "Racconti di Skeggi", nell'insediamento norsmanno di Lustria.

Regina della Foresta (Dragon Age, tutti i diritti riservati)

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